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Riposo rientro da viaggio fuori Italia superiore 6giorni

AndreaVivaldaBus

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Come deve essere effettuato il riposo a seguito di viaggio fuori Italia con oltre 6 giorni di guida consecutiva (senza comunque superare il monte ore di 90 nelle due settimane) ?
esempio viaggio partenza il 4aprile e rientro il 12 aprile.
 
Ciao, semplicemente come in Italia, non vi è nessuna differenza, rispettando la Direttiva (CE) n. 561/2006 Come già saprai, oltre i 6 giorni non puoi guidare a meno che non intendi una circolare che tra l'altro non sono sicuro se sia ancora valida e ti consiglio di chiedere in autoscuola:
Un regolamento del 2006 (n. 561/2006) prescrive che i conducenti di autobus che viaggiano all'estero devono prendere almeno un giorno di riposo ogni sei giorni. In taluni casi, ciò obbliga i tour operator a impiegare due autisti per realizzare un viaggio, ripercuotendo i costi supplementari sui passeggeri.

A seguito di un accordo raggiunto con i rappresentanti del settore, E' stata concordata una modifica del regolamento, per reintrodurre la "regola dei dodici giorni" che, derogando alla norma generale, di facoltà di estendere appunto fino a dodici giorni consecutivi il periodo durante il quale i conducenti possono lavorare nei viaggi
internazionali. Questa norma potrà applicarsi dal gennaio 2010.

Tuttavia, per poter beneficiare di questa estensione, occorre che il tragitto percorso riguardi un solo viaggio e non viaggi diversi consecutivi. Inoltre, dopo il ricorso a tale deroga il conducente dovrebbe usufruire di due regolari periodi di riposo settimanale, oppure di un periodo regolare di riposo settimanale ed un periodo ridotto di riposo settimanale di almeno 24 ore. La riduzione dovrà tuttavia essere compensata da un equivalente periodo di riposo preso in blocco entro la fine della terza settimana successiva al termine del periodo di deroga. Inoltre, dopo il 1° gennaio 2014, in caso di guida tra le 22.00 e le 6.00, vi dovranno essere più conducenti a bordo del veicolo oppure il periodo di guida dovrà essere ridotto.

La Commissione Europea dovrà inoltre sorvegliare con attenzione il ricorso a detta deroga al fine di garantire che siano rispettate condizioni molto rigorose di sicurezza stradale, in particolare controllando che il tempo di guida complessivamente accumulato durante il periodo coperto dalla deroga non sia eccessivo. Entro tre anni dall'entrata in vigore del regolamento, dovrà anche elaborare una relazione in cui valuta le conseguenze per quanto riguarda la sicurezza stradale e gli aspetti sociali. Qualora lo riterrà opportuno, potrà presentare le relative
modifiche al regolamento.
 
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